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 La banda di Isnello interpreta
ROCCO CRISTIANO

 

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Rocco Cristiano (Sasso di Castalda 18 luglio 1884 – Terni 23 maggio 1967)

(Estratto dal booklet a cura di Giuseppe Testa) - Rocco Cristiano, dopo gli studi presso l'Istituto Umberto I ad Avigliano con Roberto Orlando, si diploma in strumentazione per banda a soli 18 anni presso il Conservatorio di Napoli sotto la guida di Raffaele Caravaglios, mettendo a frutto gli insegnamenti del maestro distinguendosi sia come direttore che come compositore ricoprendo vari incarichi, da Acerenza a Cannara, da Foligno a Terni, componendo musiche per le varie occasioni. Scrissero di lui: ... musicista e compositore italiano, apprezzato per la sua “energica ed intelligente bacchetta”. Credo da quanto letto su Rocco Cristiano che la musica abbia avuto nella sua vita un ruolo importante non solo per il lavoro che ha scelto di fare, il musicista appunto, ma soprattutto perché ha utilizzato questa arte per comunicare pensieri e sentimenti per accrescere il significato di alcuni momenti della propria esistenza. In altre parole ha usato la musica non come semplice ammasso di effetti acustici ma come momento di riflessione in cui si alterna perfettamente un meccanismo di movimenti e di equilibri sonori, credo abbastanza nuovo per i tempi in cui visse.
La produzione di Rocco Cristiano si divide in brani originali e trascrizioni.
E’ con una vasta produzione di trascrizioni, realizzata fra l’altro per vari organici bandistici, che Rocco Cristiano ha contribuito a far conoscere e far apprezzare pagine e pagine di musica di grandi compositori alla gente comune, compito importantissimo in quegli anni, per la diffusione della musica nei piccoli e grandi centri della nostra Italia. Ha trascritto per banda musica lirica, sinfonica e canzoni napoletane. Citiamo alcuni titoli tra tutti: Norma di V. Bellini, Don Pasquale di G. Donizetti, La rondine di G. Puccini, Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, La forza del destino di G. Verdi, Lohengrin di R. Wagner, Se fossi re di A. C. Adam, Excelsior di R. Marenco, Le belle di notte di A. Cuscinà, Rapsodia napoletana, raccolta di celebri canzoni dell’ottocento ... . La produzione originale per banda comprende marce di vario genere (sinfonica, caratteristica, funebre, militare, religiosa), brani dal carattere di danza (valzer, mazurka, fox trot, one step, polka) ed una pastorale (Dormi, non piangere). Gran parte di queste composizioni sono edite dalla casa editrice Tito Belati, tra esse citiamo le marce sinfoniche Archi, Umbria, Lucania e le marce militari Sila, Edda e Timia. Molte sue composizioni portano come titolo nomi di città in cui aveva operato, altre nomi di persone a lui care. Senza entrare in tecnicismi riservati agli addetti ai lavori, vorrei spendere due parole sulla sua musica. Dalle partiture che ho avuto modo di esaminare emerge un linguaggio del tutto personale, che risente sicuramente della concezione operistica dell’inizio del ‘900, ma che a tratti introduce elementi nuovi per il periodo in cui sono state scritte, come i caratterizzanti ritmi di danza (linguaggio di cui era probabilmente particolarmente attratto come testimoniano diversi suoi lavori). Bisogna inoltre evidenziare nelle sue composizioni la linea melodica a volte spezzata tra le varie sezione della banda ma sempre coinvolgente e dal sapore quasi popolare. Le armonie usate sono sempre attente a sottolineare ed evidenziare quel movimento di equilibri sonori e atmosfere che il titolo della composizione suggerisce.
La Reale Accademia di Italia, nell’adunanza del 4 aprile 1936, delibera la concessione di un premio per le sue composizioni, ed è questo probabilmente uno dei riconoscimenti più rilevanti della sua attività di compositore.
Dal concerto tenuto a Sasso di Castalda (PZ) il 18 agosto 2011 con la Storica Banda “F.sco Bajardi” di Isnello, grazie alla collaborazione della Casa Editrice “Tito Belati” di Perugia e alla sensibilità del Consiglio Regionale della Basilicata e della locale Amministrazione Comunale del comune della Basilicata che ha voluto commemorare il proprio concittadino, abbiamo registrato questo Cd live con l’intento di far conoscere e diffondere tra le nuove generazioni una piccola parte della produzione di Rocco Cristiano. Progetti come quello della Banda “F. Bajardi” non devono rimanere isolati, ma devono contribuire e servire da esempio ad altre realtà bandistiche sparse per l’Italia, per ricordare o rendere merito a questo e ad altri musicisti, che in passato hanno dimostrato che la musica per banda ha un ruolo sicuramente non secondario nella vita musicale di un popolo.

 

 Servizio RAI TGR Basilicata del 20 agosto 2011